CAVOLFIORE
Nome comune: cavolfiore
Famiglia: Brassicacee
Specie: Brassica oleracea var. botrytis
Descrizione
Originario del bacino del Mediterraneo il cavolfiore è una pianta dal fusto eretto, che può crescere fino a 50 cm.
Il suo nome suggerisce la sua forma, infatti Il cavolfiore è caratterizzato da un'infiorescenza, detta testa o palla, costituita da numerosi peduncoli fiorali, molto ingrossati e compatti che a seconda delle varietà coltivate possono assumere sia forme che colorazioni molto diverse.
Le foglie sono costolute, ricoperte di sostanze cerose e dalla lunghezza e colorazione molto diverse anche loro in base alle varietà.
Le principali varietà sono:
cavolfiore bianco il più diffuso e conosciuto, dalla grossa infiorescenza dal bianco avorio al bianco crema;
cavolfiore romanesco diffuso particolarmente nel Lazio, si distingue per la particolare forma del fiore, in quanto ricorda un frattale, è infatti composta da un insieme di rosette di colore verde chiaro, accostate a spirale, a loro volta composte da rosette spiralate;
cavolfiore verde di Macerata ad infiorescenza verde, compatta e rotonda; diffuso nel centro Italia;
cavolfiore violetto di Sicilia particolare varietà dall’intenso colore rosso violaceo.
Proprietà nutritive
Come tutti i vegetali della famiglia dei cavoli, il cavolfiore è considerato un alimento medicina.
Ricco di fosforo e potassio, rame e zinco, vitamina C e del gruppo B, aiuta a equilibrare la pressione. Grazie al sulforano, una sostanza che fluidifica il sangue, ha un ruolo salutare sul cuore e la circolazione sanguigna.
L’acqua di cottura ricca di zolfo, può essere utilizzata per la cura di eczemi e infiammazioni.
Indicato nelle affezioni polmonari, è antianemico e rivitalizzante, rafforza l'intero organismo prevenendo le malattie invernali.
Usi in cucina
La parte edule e data dalla grossa infiorescenza formata da numerosi germogli, fioroli, carnosi e compatti. Anche le foglie ampie e bollose, ricche di caroteni e clorofilla sono commestibili.
Ha un gradevole sapore dolce.
Se cotto troppo sprigiona il classico odore solforoso in modo eccessivo. Meglio prepararlo al vapore lasciandolo leggermente croccante.
Per evitare che l'odore piuttosto forte del cavolfiore durante la cottura si propaghi per tutta la casa, mettere all'interno della pentola una fetta di pane con tanta mollica imbevuta di aceto o limone.
Le foglie esterne, più aperte e frastagliate, possono essere utilizzate per preparare minestroni o zuppe.
Si può consumare anche crudo, ingentilendolo con salsine di vario tipo.
Ricette
Fotografia: Liz West su Flickr