CAVOLO VERZA

Nome comune: verza o cavolo di Milano
Famiglia: Brassicacee
Specie: Brassica oleracea var. sabauda

 

Descrizione
Tutte le varietà derivano da una specie selvatica originaria delle regioni costiere del Mediterraneo e dell'Atlantico. Utilizzato dai tempi più antichi, il cavolo verza ha un fusto non molto alto e spesso, da cui partono strati di foglie bollose e increspate che, addossate le une alle altre, formano una palla, la testa del cavolo, circondata da altre foglie aperte.
Tutte le foglie sono costolute, ricoperte di sostanze cerose e il loro colore, a secondo della varietà, può assumere tonalità che vanno dal verde più o meno intenso sino al viola.
La parte commestibile del cavolo verza è la testa che può assumere forme diverse, da sferica a schiacciata o conica.
Le verze migliori e più tenere sono quelle che hanno subito la prima gelata.

Proprietà nutritive
Contiene molti sali minerali e una grande varietà di vitamine, in particolare ricco di vitamina E, di beta-carotene e di clorofilla, tre difensori ideali contro i tumori.
Consumato nei periodi freddi è utile per rafforzare il sistema immunitario e per migliorare lo stato psico-fisico.
Le foglie esterne di colore verde scuro sono ricche di selenio, un potentissimo antiossidante, e di clorofilla. Il decotto di foglie di cavolo-verza sembra aiutare a combattere bronchiti e asma nonché malattie dell’apparato gastro-digerente.

Usi in cucina
In cucina è sempre meglio non sottoporre la verza a lunghe cotture: cotta brevemente a vapore, stufata dolcemente in poco olio, o meglio ancora, tagliata fine e mangiata cruda in insalata è digeribilissima, un aiuto prezioso per lo stomaco e l’intestino.

Le foglie più esterne possono essere utilizzate per preparare involtini ripieni da cucinare in brodo o al forno.
È un ingrediente della Casoeula, ricetta tipica lombarda, e dei Pizzoccheri valtellinesi.

Ricette